La mania dei bracciali vintage per il Moonwatch nasce con la “scoperta” di questo cronografo da parte di commercianti ed appassionati che dal 2019 (50esimo anniversario dell’allunaggio) si sono avvicinati maggiormente al collezionismo di Speedmaster e Moonwatch.
Se pensiamo alla storia dell’orologeria è strano che ancora oggi è possibile comprare un cronografo come un 105.012, la referenza della Luna, con poco più di 10k€ mentre cronografi come un Rolex 6263/6265, referenze analoghe per periodo storico, che non hanno grosse valenze storiche o tecniche (se non il nome del brand o di chi le indossava) valgono oltre i 70/100k€.
Il Moonwatch, specie le referenze anni ’60, è destinato a salire di prezzo per fascino, storia ed estetica. Dal mio punto di vista, non ha senso ritrovare queste perle a cifre cosi basse e credo che Omega abbia capito come muoversi per far salire l’interesse intorno al loro cronografo di punta.
Il successo dei bracciali vintage per Moonwatch nasce dal fatto che sostanzialmente la cassa di questo cronografo è rimasta invariata dal 1964, quando vedemmo per la prima volte le anse ad elica ed a fare da padrone, in termini di cambio di stile ed estetica, era il bracciale.
Non tutti i mali vengono per nuocere
La mia necessità di cambiare il bracciale originale deriva da un “limite strutturale” che ritrovo in quello di fabbrica. L’ostacolo della mia referenza (3572.50) è il bracciale (ref.1499/842) che allunga di circa 4mm il L2L (lug to lug) e presenta solo due micro-regolazioni nella clasp. Questi “difetti” non mi permettono mai di trovare la misura giusta.
Io utilizzo oramai o cinturini in pelle o nato, ma essendo uno dei cronografi sportivi con la più vasta gamma di bracciali in acciaio mai prodotti, è quasi un peccato non sfruttarlo con uno di questi, anche perchè sempre di più ci sono aziende terze che offrono prodotti interessanti per sopperire al problema che fino all’altro ieri avevamo con il bracciale del Moonwatch.
Scrivo “altro ieri” perché l’ultima referenza ha fatto un grosso salto in avanti in termini di costruzione ed estetica. Soprattutto il bracciale, il quale ripercorre benissimo la storia del Moonwatch, offrendo uno stile vintage con un feeling moderno. Quest’ultimo bracciale è una interpretazione moderna del famoso e raro 1116/575, bracciale che ha accompagnato il Moon per circa 5 anni ( dal 1968 al 1972 circa). Nonostante ciò segnò un grosso cambiamento nel mondo dei bracciali per Speedmaster: difatti fu il primo bracciale a maglie non più elastiche, segnando un cambiamento radicare rispetto al famoso FlatLink.
Il FlatLink fu prodotto in tantissime varianti, con varie referenze che differenziavano o solo per i finali o per il numero di maglie elastiche, oppure ancora per la chiusura con diverse forme. Quello che però non è mai cambiato è il suo design: bracciale a tre maglie elastiche, piatte, sottili, lucide ai lati e satinate al centro. Un marchio di fabbrica per Omega che continua a proporre sulle linee “vintage” come l’Ed White con 321 o i Seamaster 300.
Il nome del bracciale deriva dalla forma piatta e sottile delle maglie che rende lo rendeva comodo, elegante e non invadente sul polso. Oggi è possibile acquistare questa tipologia di bracciale da alcune aziende che ne stanno facendo un culto per tantissimi appassionati, tra cui il sottoscritto. Forstner offre al pubblico una vera riedizione, con maglie elastiche e finali pieni. Sia in versione all brushed o con le maglie lucide ai lati.
L’altra realtà, che probabilmente conoscerete grazie a PSQ Watches, è Uncle Seiko, uno dei produttori leader nella produzione, o meglio ‘riproduzione’, di bracciali per Seiko Vintage ed ora, da un annetto circa si è cimentata nel mondo Omega.
Il loro FlatLink è una via di mezzo con maglie piene non elastiche e finali vuoti. Un giusto compromesso se si cerca una soluzione che costa circa 1/30 di quello che costa oggi un vero FlatLink. (Mediamente un FlatLink originale, conservato bene e con finali originali costa circa 3/4k€).
Un altro classico che non ho mai provato sono i JB Champion , riprodotti fedelmente da Forstner. Non sono mai stati bracciali commissionati ufficialmente da Omega, ma sono stati utilizzati dagli astronauti nelle missioni spaziali tra gli anni ’60 e ’70.
Andando avanti negli anni uno dei bracciali più interessanti e belli da abbinare al Moon è il 1171. Omega difatti ha realizzato questo bracciale per tanti anni ed è in assoluto una delle scelte migliori di sempre. Ad oggi acquistare un bracciale di questi originale richiede quasi 1000€, ma aziende come UncleSeiko offrono la possibilità di abbinare questa tipologia di bracciale a circa un decimo del prezzo.
A mio avviso è la scelta migliore in termini di estetica, comodità e robustezza. Le maglie sono sottili e comode, di forma ovale ed apprezzo molto di più questo bracciale rispetto al 1450, il “President”.
Seppur quest’ultimo sia più raro, ritrovo che le maglie siano troppo ‘tonde’ (essendo di forma a mezzaluna).
Molto raro e poco visto è il modello Holzer. Uncle Seiko ci offre anche questo modello, riproducendo una specie di Jubilee per Moonwatch. Questo bracciale fu prodotto per circa 20 anni (tra gli anni ’60 e ’80) solo per il mercato SudAmericano e rende molto esotico lo stile generale del Moonwatch, differendosi da tutto quello che Omega abbia mai proposto sullo Speedmaster.
L’ultima novità di Uncle Seiko
Pochi giorni fa, Uncle Seiko ha presentato il nuovissimo 1479, bracciale che riprendere fedelmente il 1479/812, potremmo dire il successore per stile del 1116. Difatti sono due bracciali praticamente identici, ma diversi per epoca di produzione. Questo bracciale ha accompagnato per circa 7 anni il nostro amato Moonwatch, dal 1989 al 1996 mentre il 1116, come detto prima, fu un bracciale raro degli anni ’70.
Questa riproduzione di Uncle Seiko è realizzata molto meglio rispetto a tutti i prodotti precedenti, con finali pieni e una costruzione delle maglie molto interessante. Come su tutti i bracciali Uncle Seiko ritengo che la chiusura in lamierino permetta di avere al 100% la stessa comodità ed estetica dei bracciali vintage ma rende il tutto un po’ cheap. Considerando il costo medio di questi bracciali, possiamo passarci sopra, almeno per me. Sul mercato dell’usato un bracciale Omega costa dagli 800€ in su e resta pur sempre un bracciale – non coevo- con la nostra referenza (diverso invece se avete una referenza vintage, in quel caso consiglio di spendere qualcosina in più per completare la configurazione).
Spero che con questa guida abbiate un idea più generale della storia dei bracciali Omega e di come aziende come Fostner o Uncle Seiko possano offrire una soluzione economica, divertente e che riprende la storia dei bracciali di questo fantastico orologio.
Per maggiori info visita: https://www.uncleseiko.com / https://forstnerbands.com