Zenith ha deciso di iniziare il 2021 presentando un nuovo cronografo, una nuova idea legata alla tradizione El Primero che dalla sua nascita ha cambiato il mondo dell’orologeria moderna. Ma sarà così anche per questa nuova linea Chronomaster Sport?
1969, l’anno del cambiamento
Durante gli anni ’60 tantissimi brand si sfidarono per la produzione del primo cronografo automatico. Zenith ottenne sicuramente il maggior successo con la nascita del cronografo El Primero, il primo orologio automatico con modulo cronografico integrato.
Sin da quel momento, Zenith è sempre riuscita a distinguersi per i suoi cronografi ed ha salvato un altro grande orologio, un orologio che stava per essere dimenticato: il Rolex Daytona.
Si, le similitudini con il coronato ci sono state nella storia, basti per esempio pensare ai Rainbow o i De Luca (ed ora tutti le possiamo notare con questo nuovo modello presentato da Zenith).
Le somiglianze sono fondate su un aspetto che lega questi due orologi in maniera molto più profonda del semplice lato estetico. Infatti Rolex, nel 1988, decise di utilizzare come calibro base per il nuovo Daytona il movimento dell’El Primero, probabilmente il miglior calibro per qualità tecniche e costruttive dell’epoca (tutt’ora si definisce il calibro 400 di Zenith molto valido).
Dal lancio del Daytona automatico, il mondo dell’orologeria cambiò e tanti iniziarono a vedere quello che per noi oggi sembra semplice e banale: collezionare orologi non era solo il voler possedere un oggetto ed indossarlo, ma anche poter avere un qualcosa di valore e che potesse essere valutato (e rivalutato) nel tempo.
Senza il calibro Zenith, noi non avremmo avuto tutto questo sviluppo da Rolex ed in generale dal mercato. Zenith però, non ottenne mai il giusto riconoscimento e se guardiamo ai numeri, è un marchio che nella storia ha sempre dovuto combattere e faticare, proponendo una vasta gamma di prodotti per cercare di accontentare il maggior numero di persone.
Una nuova visione per Zenith
Sebbene con lo Zenith De Luca avevamo già intravisto nella storia una versione di El Primero con ghiera, questo nuovo modello getta le basi per un nuovo progetto caratterizzato da quegli stilemi che il mercato richiede, unendo il passato ad un concetto di orologeria per il grande pubblico.
Non appena si guarda questo orologio si pensa ai nuovi Daytona ceramica. Un’occasione mancata per confermare l’ottimo lavoro che stava svolgendo Zenith proprio nella community di appassionati. Come in tutte le cose però, se si analizzano da più vicino e in maniera più generale, possiamo ben comprendere che se da una parte c’è una voglia di ‘rinascita’ dall’altra c’è la tradizione Zenith.
La novità sta nella tecnica?
La differenza dagli altri cronografi in catalogo non è solo nell’utilizzo della ceramica, ma è all’interno dell’orologio, nel nuovo calibro 3600. Un movimento che avevamo già visto in alcune edizioni limitate prodotte per il 50esimo anniversario, ma rivisitato ed inserito in un modello non limitato nella produzione.
Ci sono meno componenti all’interno del nuovo calibro 3600, passiamo infatti da 326 del Cal.400 a 314, merito di un grosso miglioramento nel posizionamento delle parti, semplificando la produzione e migliorando alcune caratteristiche che mancavano al vecchio calibro come la funzione hacking dei secondi (ferma secondi), il quick-set date e la riserva di carica aumentata da 50 a 60 ore. Zenith ha migliorato anche lo smistamento a ruote a colonne ed ora presenta una ruota ridisegnata, migliorando anche la disposizione estetica delle componenti. La nuova frizione laterale ha un sistema con due ruote intermedie invece che una sola e la ruota di scappamento alimenta il cronografo in maniera diretta. Un movimento migliorato, aggiornato e reso ancora più bello. Questo cronografo permette di misurare il 1/10 di secondo e la lettura è facilitata grazie alla presenza della scala decimale sulla ghiera.
Se quindi anche il vostro limite è il lato estetico (ne parleremo più avanti nell’articolo), dal punto di vista tecnico c’è ben poco da dire. Zenith quando si parla di manifattura, è tra i brand più interessanti sul mercato. Hanno investito tanto in questi nuovi progetti, in queste nuove idee e sicuramente, sempre più persone stanno rivalutando il brand.
Il cronografo che mancava?
Questo nuovo Zenith Chronomaster Sport è disponibile in due colorazioni: nera e bianca (proprio come il Daytona), entrambe con ghiera ceramica nera. A livello estetico è un buon compromesso tra qualcosa di esclusivo e un prodotto più commerciale., caratterizzato dai tipici colori della linea Chronomaster (blu, grigio,rosso,argento), uniti ad un bracciale in stile De Luca.
E’ chiaro che Zenith abbia puntato ad un pubblico di larga scala, uscendo un po’ dai canoni classici del cronografo sportivo, ma nulla di troppo estremo come i vari cronografi della linea Defy. Nonostante ciò, la linea Defy è molto importante nel catalogo Zenith ed offre soluzioni tecnico-estetiche davvero all’avanguardia, ma il messaggio che vogliono dare certi prodotti è pensato per lo più per entusiasmare pochi appassionati e c’era bisogno, probabilmente, di creare un prodotto più ‘semplice’ da proporre e vendere.
Difatti questo nuovo modello ha una cassa molto più semplice, che riprende dei concetti già esistenti in Zenith, ma aggiungendo dei dettagli molto più ‘mainstream’. Il brand ha voluto sottolineare come questi nuovi modelli siano delle reinterpretazioni di quello che già esisteva in catalogo e nella storia della maison, come se volessero mettere le mani avanti sul risultato finale cosi tanto simile al Daytona di Rolex.
La cassa è ben realizzata ed offre un senso di armonia ed eleganza che non sempre è facile trovare in casa Zenith se si parla di cronografo ‘sport’. Nonostante la linea Chronomaster sia molto semplice ed elegante, Zenith in catalogo ha sempre avuto un lato sportivo più ‘estremo’, dominato dalla linea Defy. Qui invece ci riporta a delle linee in stile DeLuca/ Rainbow, delle specifiche interessanti adatte a situazioni di vita quotidiana e perfette per l’uso da every-day watch.
Per la prima volta in casa Zenith abbiamo una scala decimale al 1/10 di secondo e per lo più in ceramica, un materiale non tanto utilizzato dal brand per la creazioni di lunette. Avrei preferito sicuramente l’utilizzo del alluminio, un materiale più legato alla tradizione, in grado di rendere molto più personale queste nuove referenze di Zenith. Un’altra soluzione che avrei apprezzato sarebbe stata una finitura spazzolata su una lunetta acciaio, o magari utilizzare un acciaio in PVD nero sempre spazzolato per donare comunque resistenza, ma senza quella brillantezza della ceramica.
Le dimensioni sono contenute e compatte che lo rendono davvero bello al polso: 41mm di diametro, 46mm (circa) di lug to lug ed appena 14mm (circa) di spessore ed un passo tra le anse da 20mm. Abbiamo dinnanzi a noi un’altra grande creazione di Zenith nel mondo dei cronografi, magari poco personale rispetto ad altri orologi prodotti dal brand, ma sulla bellezza c’è poco da dire, hanno sbagliato veramente poco.
Il dettaglio che più fa gridare alla somiglianza con Rolex, per me, è la scatoletta del bracciale. Qui notiamo davvero tanto la similitudine con il coronato. Nonostante questo però Zenith ha creato un bracciale più rifinito, con biselli lucidi tra le maglie, ma il concetto di base è che il bracciale Oyster è il migliore per estetica e robustezza su un orologio sportivo quindi, per far bene e non pensarci troppo, copiamolo in toto ed otterremo un ottimo prodotto.
Il prezzo di listino è di 9700€ per la versione con bracciale in acciaio, mentre la versione con il cinturino in caucciù ha il prezzo di 9200€. Un prezzo in linea con Zenith e con quello che offre il mercato. Non un prezzo per chiunque e solo pochi veri appassionati del marchio, secondo me, sceglieranno questo nuovo modello ad altri cronografi importanti che produce Zenith.
Sarà un PSQApproved ?
Oltre al prezzo relativamente alto, la questione che nessun appassionato sta digerendo è: perché proporre un cronografo così tanto simile al Daytona ceramica?
Considerano tutto quello che la storia di Zenith insegna, ci saremmo aspettati un prodotto con più personalità. Personalmente avrei preferito una ghiera in un materiale diverso, forse perché la somiglianza con il Daytona è proprio in quel dettaglio.
Produrre un cronografo con una ghiera in ceramica totalmente nera, come quella Rolex, in uno schema di dimensioni molto simili, è un po’ azzardato. Accattivante per quel pubblico non appassionato e non intenditore, che chiaramente compone la maggioranza della clientela, ma un po’ deludente per noi appassionati che invece vediamo Zenith come una delle maison più importanti nel mondo dei cronografi.
Le somiglianze non sono solo nella ghiera, ma anche nelle sfere ore e minuti, nella lavorazione delle maglie del bracciale ed in generale la forma dell’orologio è molto simile. Non che Zenith sia l’unica maison ad aver prodotto uno cronografo simile al Daytona (vedi Tag Heuer con i nuovi Carrera), ma è un questione di principio. Sarebbe come vedere Omega che decidesse di produrre un diver simile al Submariner giusto perché è da sempre l’acerrimo ‘nemico’. Darebbe fastidio ai fan, ma è scontato che dal punto di vista del marketing sarebbe un prodotto che vincerebbe rispetto al proporre qualcosa di totalmente diverso ed innovativo.
Considerando come poi la storia di Rolex e del Daytona sia così tanto legata a Zenith ed al movimento El Primero, aumenta ancora di più quel senso di stranezza nel vedere uno Zenith così tanto simile ad un Rolex.
Il ragionamento da fare però per comprendere al meglio questo Zenith è guardando l’intera linea El Primero:
-Chronomaster Revival: la linea dedicata alle linee storiche, alle forme che hanno lanciato il marchio. Qui possiamo trovare tutto il fascino di riedizioni praticamente 1:1 di modelli passati. Perfetta per i veri appassionati del brand.
-Chronomaster: la linea con cassa A386, prodotta in varie misure e tante varianti, con lunetta lucida, con forme sempre classiche ma sportive, adatte ad pubblico di appassionati che cercano qualcosa di ‘nuovo’ negli stilemi tipici del brand.
– Chronomaster Sport: da ora abbiamo anche una fusione di tutto il passato di Zenith in un orologio più moderno, accattivante e disposto a puntare a quel pubblico che cerca quel tocco in più di appariscenza, un pubblico di larga scala, più giovane e meno legato all’orologio dal punto di vista storico, quel pubblico che cerca un prodotto più commerciale.
Con questo modello abbiamo un chiaro messaggio di Zenith: vuole allargare il proprio pubblico e vendere. Ed ora la gamma El Primero è molto vasta e riesce a coprire un po’ tutti i gusti, inserendosi in quel mercato che è sempre stato dominato da pochi.
Però è drammatico pensare che maison di altissimo spessore si siano ridotte a questo, capisco anche che tirare fuori idee vincenti non sia semplice, ma così è deprimente, soprattutto per noi appassionati del marchio. Sto ancora aspettando qualche novità degna di nota sul mercato e speravo che Zenith potesse fare centro con questo nuovo modello. Solo una cosa ormai accomuna tutti i brand: continuare ad alzare i prezzi senza offrire una vera novità che giustifichi l’aumento. Poi non si discute sulla presenza al polso, l’ottimo calibro, ma sembra sempre “la stessa minestra riscaldata”.
Ora mi aspetto che anche loro facciano come Rolex ed Omega nel limitare la disponibilità, per far nascere la desiderabilità dell’oggetto e convincere l’appassionato che quei 9,7k€ siano proprio soldi ben spesi.
Nel complesso però reputo questa nuova linea accattivante; Zenith ha compreso cosa produrre per espandere il proprio pubblico e se mandiamo giù la pillola amara della ceramica (e le somiglianze con il coronato) possiamo considerarlo un ottimo inizio per una nuova gamma che porterà sicuramente tante altre creazioni interessanti e con, magari, più carattere. Per ora è un NOT PSQApproved, ma lasciamo una porta socchiusa. Zenith è un grande marchio e non dimentico tutte le grandi creazioni che ci ha sempre offerto (anche questo nuovo calibro 3600 è degno di nota). Riconosco che il brand abbia fatto una scelta di tipo commerciale, cosa che se guardiamo al passato non è successa. Non voglio considerare questo nuovo modello come un qualcosa di fuori posto nel catalogo del brand solo per delle somiglianze, giustificabili visto il posizionamento di mercato, con il Daytona.
Per maggiori info: https://www.zenith-watches.com/it_it
Certe scelte stilistiche sono difficili da digerire specialmente da un brand come Zenith, però non è la prima volta e nemmeno la prima casa che omaggia le linee di altri orologi, quindi vediamo come risponderà il mercato.
Tecnicamente ineccepibile e all’avanguardia come da tradizione Zenith.
Il design lascia un perplessi ma la storia ci ha insegnato che anche le linee viagggiano da epoca ad epoca e questa e quella della ghiera in ceramica sugli orologi chrono di lusso.
I 3 contatori a 60 se non erro sono una prima assoluta?
Detto ciò chi acquista Zenith penso sia davvero un appassionato di orologeria.