Il Moonwatch del futuro?

Dopo l’innalzamento del prezzo di listino sul Moonwatch, Omega torna a stupirci in questo 2020.

I primi render del possibile Moonwatch 2021/2022 gettano le basi per la casa di Bienne e ci fanno ben sperare in un Moonwatch del tutto nuovo. Con la rivoluzione Co-Axial Omega sembrerebbe proprio voler introdurre questa nuova tecnologia all’interno dell’orologio più iconico della maison, l’orologio che ha reso celebre Omega, ma molto spesso ha anche fatto discutere i grandi appassionati per le svariate edizioni prodotte ed i cambi di prezzo di listino. Tutto quello che leggerete è basato su dei render ritrovati online in pagine di esperti Omega, non sono fonti verificate in maison.

Parliamo di oggi

La referenza attuale è la 311.30.42.30.01.005 , che deriva strettamente dalla 3570.50, lontana oramai dalla più famosa 145.022. L’orologio in sé per sé è identico dal 1997, quando Omega introdusse il calibro 1861. Negli anni sono cambiati solo il corredo, il bracciale ed il prezzo di listino che ora arriva a 5000€. Considerando che solo poco più di un anno fa costava 4300€ circa, possiamo ben capire quale sia l’intenzione di Omega. Ovvero quella di innalzare il prezzo di mercato del Moon e posizionare la referenza classica (hesalite e fondello chiuso) al pari di altri crono storici come El Primero o Monaco di Tag Heuer. Tanti di noi appassionati hanno però storto il naso per questa scelta di marketing di Omega e come sempre non si riuscirà mai a conquistare tutti, ma una cosa è certa: con questi nuovi render e il nuovo possibile Moon, tanti, se non tutti, si trovano di nuovo d’accordo sul prezzo e su quello che Omega potrebbe portare sul mercato.

Esatto, il problema del Moon attuale è l’orologio in se ed è strano da dire vista la storia di questo crono. Se però guardiamo al mercato notiamo come l’innovazione tecnica sia una grande qualità di alcuni marchi che però la tradizione ha sempre battuto o almeno fino ad oggi è riuscita a fare.

Infatti anche Rolex in questo 2020 si è ritrovata costretta ad aggiornare il Submariner perchè aumentando il listino non bastava cambiare scatola o colore di ghiera. I brand non ragionano tramite il mercato grigio o il reselling ma cercano di conquistare sempre di più nuovi clienti e nuovi appassionati. Avere uno stesso calibro, sul modello più iconico, da più di 20 anni, nel 2020 che è l’epoca della tecnologia e dell’innovazione, è rischioso. Rischi di avere prodotti che possono colpire l’appassionato più esperto ma non inviti nessun nuovo cliente e quindi perdi di nomea e blasone, cosa che stava succedendo in casa Omega, soprattutto al Moon.

Fonte: Hodinkee

Non ha grandi performance tecniche il Moonwatch di oggi, anzi, all’interno del calibro 1861 ritroviamo il freno del cronografo in Delrin ( un materiale plastico) e delle finiture che oramai qualsiasi brand riesce a portare con la metà del prezzo. La forza del Moon sta nella storia, nel fatto che Omega non ha mai cambiato questo disegno e che dal 1964( ref 105.012) abbiamo sostanzialmente lo stesso orologio. Ma finché tutto questo era acquistabile a 4000€ circa (ed anche men ) , con facilità e con reperibilità in qualsiasi boutique, si andava contro i tecnicismi, ma a 5000€ e con questa difficoltà nel trovarlo sono pochi quelli ancora disposti a farlo.

La differenza di prezzo è minima ma è molto grande in un panorama come quello dei 5k€ perchè ritroviamo brand come Tudor, Tag Heuer, Grand Seiko, Breitling, Zenith che offrono prodotti di estrema qualità e che possono competere senza alcun problema con il Moonwatch.

Il Nuovo Possibile Moon

Per parlare del nuovo Moon bisogna tornare alla refenza da me prima citata, la 105.012.

Sì, il ”nuovo” Moon è in sostanza uno Speedmaster del 1964 ma con degli aggiornamenti tecnici e delle differenze che ce lo portano a noi come un nuovo modello.

Cal.3861

L’enorme differenza è all’interno dell’orologio: il calibro 3861. Evoluzione tecnica del 1861 con l’aggiunta dello scappamento Co-Axial che permette di avere performance migliori e più durature nel tempo. L’innovazione principale di questo calibro sta nell’organo di scappamento, che appunto, prevede uno moto co-axiale, e come dice la parola stessa proprio su due assi , contemporaneamente.

Senza addentrarci troppo nello specifico avere questo tipo di scappamento permette di avere un attrito minore tra le componenti e una precisione migliore di tutto l’orologio, aumentando anche la riserva di carica senza cambiare molla all’interno del bariletto ( meno attrito = meno forza da impiegare per far funzionare l’orologio = più energia conservata). Molti fan sarebbero entusiasti di questa nuova evoluzione del Moonwatch perchè dal punto di vista qualitativo anche il calibro assumerebbe una faccia del tutto nuova e con delle specifiche che solo Omega, con il brevetto Co-Axial, porterebbe sul mercato in una fascia di prezzo dove avere la storia del Moon e un calibro del genere ti riporterebbe in pole position.

Dettagli del possibile nuovo Moon

Se osserviamo più da vicino cassa e quadrante noteremo come effettivamente il nuovo Moon non sia altro che il 105.012 ma senza il trizio. Infatti abbiamo un quadrante con scalino ( Step Dial), il Don 90 sulla scala tachimetrica ( che resterà sempre in alluminio) , la sfera del crono con contrappeso a forma di freccia e tasti Wide&Short. Proprio le tipiche caratteristiche di Omega degli anni ’60. La differenza sta nell’assenza ( in questi render) del logo applicato ed il Luminova come materiale luminescente.

Anche il fondello sembrerebbe diverso in quanto ritroviamo le scritte aggiuntive ‘ Co-Axial ‘ e ‘ Master Chronometer’. La dicitura master chronometer ci fa ben intendere che questo nuovo Moon avrebbe delle certificazioni molto importanti anche dal punto di vista del controllo della cronometria dell’orologio che sicuramente può far piacere a qualsiasi acquirente.

Referenza attuale (1861) vs la possibile nuova (3861)

Un’altra differenza sta nel bracciale. Infatti da questi render abbiamo un bracciale ripreso dalla versione 2019 per il cinquantesimo anniversario dell’Apollo 11, con un disegno 20mm-16mm, proprio per ravvicinarsi ancora di più al modello vintage.

Ma il prezzo?

Da quello che si pensa, il prezzo sarà ancora più alto del listino attuale e si arriverà a circa 6/7 mila euro. Staremo a vedere perché dal punto di vista estetico e tecnico questo ‘nuovo’ Moon potrebbe fare molto bene e riportare il Moonwatch alle glorie del passato…anche perchè tra poco si ritornerà sulla Luna e ci serve un nuovo Moonwatch!

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